Per quello che riguarda l’architettura una dei maggiori centri di elaborazione è la città di Isthmia, che si trova vicino a Corinto, che è il luogo più importante per quello che riguarda gli inizi della architettura templare perché fu una centro dedicato a Poseidone e qui sono stati registrati i giochi più antichi della Grecia. Gli scavi anno messo in evidenza l’esistenza di un tempio risalente al periodo orientalizzante, in particolare la datazione è del 650 a.C., dove si vede l’organizzazione di una struttura templare con un basamento che si chiama stilobate (non c’era il crepidine) sul quale poggia le cella (di argilla e mattoni crudi essiccati al sole) che ripropone la struttura del megaron tradizionale (cioè un nucleo centrale preceduto da un atrio) con dei rinforzi sul lati lunghi. Particolare è la presenza di una fila di colonne che percorre l’asse della cella, il cui scopo è sorreggere la copertura. La presenza di questi pali centrali comporta il fatto che l’ingresso non è assiale e inoltre sono presenti un numero dispari di colonne sul lato frontale.
Quindi tutti i templi, prima che si formi quello canonico ad Argo, sono caratterizzati da una forma allungatissima (sempre presente nell’architettura arcaica con un rapporto tra i lati non è mai inferiore ad 1:4, presente anche in terra ionica) e dalla presenza di una fila di colonne centrali, sulle quali veniva messa la trave di colmo, che reggeva le falde del tetto, che molto spesso presentava una copertura a padiglione.
Intanto a Corinto ci viene descritta da Pausania la presenza di un tempio precedente al tempio di Apollo risalente al 540 a.C., sul quale si elabora il concetto di frontone, che diventa l’elemento terminale del tempio a doppia falda, che sostituisce quello a padiglione; si fissa quindi una regola che i due frontoni devono essere disposi ai due lati della cella. Inoltre i Corinzi erano famosi per i manti di copertura e le tegole dei loro templi.
La novità di questo tempio è la presenza di uno stilobate.
La novità di questo tempio è la presenza di uno stilobate.
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