Caratteri simili si trovano anche nella città di Tirinto, i cui caratteri richiamano molto quelli di Micene, si tratta infatti di una acropoli molto fortificata e che subisce un’evoluzione molto simile a quella di Micene. L’acropoli di Tirinto costituisce il punto di partenza della nascita dell’architettura greca vera e propria perché il megaron di Tirinto viene usato come prima abitazione di una divinità antropomorfa e quindi è il luogo nel quale si elabora per la prima volta l’idea di tempio greco.
Quando poi il culto richiama una moltitudine di fedeli ed l’acropoli diventa difficilmente accessibile, si pensa di trasferire il simulacro della divinità dalla zona alta dell’acropoli ad una zona bassa corrispondente alla pianura di Argo, dove nasce il primo tempio greco.
Per quello che riguarda il palazzo si può notare che il sistema difensivo è fortemente accentuato perché per arrivare al megaron bisogna fare un corridoio che si sviluppa tra pareti molto alte e quindi ben difendibili, inoltre lungo il percorso sono presenti alcune porte che fermavano l’avanzata di eventuali invasori. Una volta percorso il corridoio si arriva ad uno slargo anch’esso notevolmente difeso ed attraverso un propilon (chiamato grande propilon), cioè una porta monumentale con due facciate, si arriva ad un secondo cortile, che presenta sul suo lato settentrionale un secondo propilon (che si chiama piccolo propilon) che è quello che consente l’accesso al palazzo. Oltrepassato quest’ultimo si entra nella corte dove si affaccia il megaron, anch’esso diviso in tre ambienti, come quello miceneo.
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