L'architettura egea


Sicuramente la conoscenza dell'architettura egea risulta fondamentale per lo studio della architettura greca vera e propria; questo periodo storico, che comprende un arco temporale che va dal 3000 al 1200 a.C., è un periodo molto complesso e molte volte trascurato, la mancata conoscenza di questo periodo ha anche creato difficoltà di comprensione dell'architettura greca vera e propria il cui inizio va ascritto attorno all’VIII secolo a.C., considerando che tra il 1200 nell'VIII secolo c'è un periodo specifico chiamato medioevo ellenico (XII-XI secolo), periodo protogeometrico (X-IX) e il periodo geometrico (immediatamente precedente all'origine dell'architettura greca vera e propria che si fa coincidere con la creazione della tipologia architettonica del tempio nelle sue forme architettoniche lignee); anche se è difficile tracciare una linea così netta fra i periodi (si parla quindi dei periodi di transizione tra i periodi elencati prima).
Il 3000 a.C. è indicato perché rappresenta l'inizio del passaggio dalla civiltà neolitica (la civiltà che usa come elemento primario la pietra) all'età dei metalli che perdura fino al 1200. All'interno di questa età metallurgica si suddividono prima l'età del rame, poi quella del bronzo ed infine quella del ferro. Quindi il 1200 rappresenta la fine dell'età metallurgica e anche la fine della civiltà egea perché in questo momento accade un evento storico importantissimo che coincide con l'invasione della Grecia da parte dei popoli (Dori, Ioni ed Eoli) che provengono dalle regioni balcaniche e che si stanziano nella penisola greca. Dopo questo periodo iniziano medioevo ellenico (XII-XI), così chiamato perché coincide con quella fase di smarrimento generale, in un secolo in cui queste popolazioni che vengono dal Nord si mescolano con le popolazioni che abitavano già la Grecia, che si chiamavano Achei. Quindi questo periodo è un'età di grande confusione però nello stesso tempo un periodo di vitali fermenti perché avviene questa commistione tra le popolazioni di diversa razza e una volta che si è assestato questo processo si elabora una civiltà che si chiama protogeometrica (che occupa il X e IX secolo), civiltà così chiamata soprattutto per la produzione della ceramica che presenta delle decorazioni di tipo geometrico molto semplice stilizzati. Segue poi il periodo geometrico che è un periodo in cui la forma artistica prevalente è quella della produzione della ceramica; questo periodo è anch'esso molto importante perché questo il momento in cui avvengono delle trasformazioni radicali nella vita religiosa del mondo greco perché si passa da un tipo di religione, che legava le proprie divinità a figure astratte, ad un tipo di religione antropomorfica. Questo processo porta delle conseguenze anche in campo artistico perché significa lo sviluppo della architettura e della scultora, inoltre questa trasformazione porta la necessità di costruire quella che rappresenta la casa della divinità, cioè bisognava costruire una struttura che potesse accogliere il simulacro della divinità che si venerava. Questa necessità porta all'elaborazione di una struttura templare che è funzionale al tipo di religione. Con questo si fa iniziare l'architettura greca vera e propria, anche perché il cambiamento di tipo di religione porta anche una modifica delle relazioni fra i vari gruppi di famiglie che esistevano all'epoca, in quanto a partire da questo momento si iniziano a creare le prime polis. In questo momento infatti i primi insediamenti rurali accrescono le loro dimensioni diventando di una certa consistenza, in questi insediamenti gli abitanti sono legati da interessi comuni che non era soltanto di difesa ma più ad interessi legati a raggiungere l'ideale di perfezione legato da sempre alla mentalità greca.
Quando si parla di architettura egea ci si riferisce in sostanza a tre diverse civiltà, che sono la civiltà cretese (che prende il nome dall'isola principale di Creta), la civiltà micenea (che è legata a tutta la penisola greca, in particolare l’Argolide, e prende il nome dalla città di Micene) e la civiltà cicladica (civiltà che si sviluppa attorno ad un gruppo di isole al centro del mar Egeo con Delo città principale). L’insieme di queste tre civiltà formano la cosiddetta civiltà egea, queste, pur facendo parte di una struttura comune hanno dei caratteri distintivi che dipendono dalla loro storia mentre hanno solo il comune di carattere generale.
Come abbiamo detto il 3000 è un momento importante perché segna il passaggio tra l’età neolitica e l’età metallurgica, questo passaggio per quanto riguarda la penisola greca è caratterizzato dalla occupazione della città di Troia (che non è quella di Omero), questa città per la sua posizione strategica tra oriente ed occidente aveva assunto una notevole importanza politica e commerciale esercitando quindi un'egemonia economica e politica su tutti territori della Grecia. Questa occupazione porta all'introduzione in terra greca dei metalli (rame, argento e oro), ma insieme con questi grandi mutamenti legati alla comparsa dei metalli bisogna anche registrare l'introduzione di una struttura architettonica che da questo momento comincia ad essere diffusa in tutta la Grecia, anche se in realtà è di importazione anatolica, questa struttura si chiama Megaron, che si diffonde tra il 3000 e il 2700 a.C.. Mentre prima le strutture abitative erano costituiti da una aggregazione di ambienti di forme variegate, in questo momento si diffonde il megaron che risulta con una struttura molto semplice, ovvero un ambiente rettangolare preceduto da un piccolo portico (proteo). 
Esistono due tipi di megaron, uno con terminazione rettilinea ed un altro con terminazione curvilinea (numerosi in Tessalia), questo tipo di struttura costituirà poi la cella del tempio greco vero proprio.
L’introduzione dei metalli non comporta il tramonto definitivo dell'uso della pietra in quanto viene normalmente utilizzata, soprattutto il marmo (che veniva prodotto soprattutto nell'isola di Paros nelle Cicladi, la cava di tutti i templi greci) e l’ossidiana (pietra dura e nera che veniva prodotto soprattutto a Melos).
Quest'atmosfera di cambiamento porta all'avviamento di una rete di scambi commerciali, cioè queste nuove produzioni hanno la necessità di essere scambiate con altri popoli, dai quali traggono altri elementi che sono mancanti. Proprio in questo momento, come dimostrato da evidenze archeologiche, la Grecia aveva degli scambi commerciali con l'Occidente del Mediterraneo e attraverso questi scambi i greci conoscono lo stagno, un altro metallo importantissimo che segna un evento molto importante i greci fondono lo stagno con il rame e formano il bronzo, che presenta delle caratteristiche di durezza e malleabilità che superano i precedenti metalli. 

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