Il passo successivo alle soglie del 600 a.C. è il tempio di Argo, che rappresenta una anticipazione del tempio vero e proprio, infatti il primo megaron nella pianura di Argo viene abbattuto e sostituito da un nuovo tempio, il quale non presenta più la fila di colonne al centro (reso necessario dal fatto che con la presenza delle colonne centrali era difficile collocare il simulacro) che comporta un numero di colonne pari sulla facciata principale. Si può quindi definire questo tempio come il primo che presenta le caratteristiche del tempio greco classico, ma presenta ancora delle parti lignee. Altro elemento importante è la misura del lato lungo della cella, ovvero 100 piedi (piede dorico 32,8 cm), e il lato corto un quarto di quello lungo (25 piedi) che era una misura sacra; questa misura diventa il punto di partenza, diventa un canone perché ogni architetto partirà da questa misura (autoctise, cioè le esperienze degli architetti precedenti vengono studiate per arrivare alla perfezione).
Altri elementi canonici sono per esempio che gli intervalli tra gli assi delle colonne (interassi) delle colonne di facciata sono più larghi di quelli dei lati, la stessa casa del dio viene articolata per corrispondere alle esigenze di culto, quindi il nucleo centrale, che si chiama cella, deve essere preceduto da un ingresso, che si chiama pronao, invece la parte posteriore si chiama opistodomo; entrambe le facciate del pronao e dell’opistodomo sono identiche, come identiche sono le facciate esterne della peristasi (anche questo è uno dei canoni inderogabili del mondo greco) dorico.
Anche la trabeazione è quella canonica, formata da architrave, fregio e cornice (con tutti i loro elementi).
Con il tempio di Argo si conclude la fase orientalizzante che vede presenti tutti i caratteri costitutivi del tempio greco vero e proprio, da questo momento il compito degli architetti sarà quello di rendere queste parti che lo compongono in maniera armonica, cioè di creare un senso di proporzioni tra le parti che accolgano tutti gli elementi che lo formano, infatti il tempio di Argo appare un problema, ovvero il fatto che la cella non sembra in relazione con la peristasi, inoltre gli interassi non sono tutti uguali, ed altri.
Caratteristiche salienti e novità di questo tempio riguardano il fatto che non sono più presenti le colonne centrali (che non permettevano un ingresso assiale, la collocazione del simulacro e la presenza di un numero dispari di colonne sul fronte) e il fatto che in questo tempio sono presenti tutti gli elementi che apparterranno al tempio classico vero e proprio, solo che sono ancora tutti in legno.
Caratteristiche salienti e novità di questo tempio riguardano il fatto che non sono più presenti le colonne centrali (che non permettevano un ingresso assiale, la collocazione del simulacro e la presenza di un numero dispari di colonne sul fronte) e il fatto che in questo tempio sono presenti tutti gli elementi che apparterranno al tempio classico vero e proprio, solo che sono ancora tutti in legno.
Buonasera, trovo molto utile la descrizione da voi fornita, tuttavia potreste fornire anche una immagine della pianta del tempio per favore? grazie infinite in anticipo. Rebecca.
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