L'Atene periclea


Questa è la situazione che precede l’epoca di Pericle; nel 471 a.C. Temistocle viene accusato di essere un filo spartano (infatti dopo le guerre persiane il feeling tra le due città era diminuito in particolare perché Sparta era preoccupata dell'espansione di idee democratiche che andavano contro il suo sistema aristocratico) e per questo viene condannato all’esilio attraverso il metodo dell’ostracismo. Uscito di scena Temistocle appaiono sulla scena Cimone (figlio di Milziade, vincitore a Maratona, rappresentante del partito aristocratico ed estremamente ricco) e Pericle (rappresentante del partito popolare, membro di una famiglia prestigiosa ma non ricca come quella di Cimone). Cimone tra l'altro aveva ricostruito a sue spese le mura della parte meridionale dell'Acropoli, allargando anche la superficie disponibile dell'Acropoli spostando più avanti la cinta muraria facendole poggiare su una grande terrazza, poiché proprio in quel lato era situato il pre-Partenone e pensando che potesse essere ricostruito era necessario che la costruzione avesse uno spazio maggiore per non rimanere attaccato alle mura. Insieme con questo costruire tra i propilei e il Pardenone (quando poi verranno costruiti) una grande statua in bronzo in onore di Atena Promachos (famosa perché visibile da lontano).
Nella lotta tra Pericle e Cimone vince Pericle, infatti Cimone viene accusato di tradimento per le stesse ragioni di Temistocle e condannato all’esilio nel 461 a.C. attraverso i metodo dell’ostracismo; rimane quindi solo Pericle che nei dieci anni successivi acquista sempre più prestigio e potere, diventando vero padrone della città a partire dal 450 fino al 429 a.C. (quando muore di peste), un governo assimilabile ad un governo assolutista.
Anche lui vagheggiava l’idea di costruire una città degna di una tale potenza, anche in questo caso c'era un ostacolo economico per questa ragione pensò di utilizzare il tesoro della lega delio-attica per attuare il suo programma, così nel 454 si reca a Delo prende il tesoro lo porta ad Atene suscitando grande disappunto da parte degli alleati.
Così nel giro di vent'anni l'Acropoli cambia notevolmente grazie anche all’aiuto di Fidia, grande amico di Pericle. Il programma iniziale dentro l'Acropoli prevedeva la costruzione del Partenone e dei Propilei, costruzioni più a cuore a Pericle, mentre erano previste anche le costruzioni dell’Eretteo e del tempio di Atena Nike, la cui costruzione viene ritardata perché patrocinata da elementi conservatori, queste due costruzioni verranno poi realizzate dopo la sua morte avvenuta nel 429 subendo un ridimensionamento della struttura e del materiale da costruzione, infatti la loro costruzione è ostacolata dal fatto che dal 430 al 404 a.C. avvengono le cosiddette guerre del Peloponneso tra Atene e Sparta, la quale esce vincitrice.

In ordine temporale viene completato per primo il Partenone, la cui costruzione va dal 447 al 432 (del quale il progettista era Ictino, insieme a Callicrate, architetto molto anziano), solo che dal 447 al 437 si costruisce la parte edilizia ed architettonica, mentre dal 437 al 432 si realizza la parte decorativa; infatti, ultimato il Partenone, le maestranze passano alla costruzione dei Propilei, i quali vengono ultimati tra il 437 e il 432. Mentre il tempietti di Atena Nike viene costruito successivamente (intorno al 425); le sue dimensioni dovevano essere più grandi, ma per dispetto Pericle invade l’area che doveva essere riservata al tempio (anche perché i sacerdoti non gli fecero abbattere il muro che avrebbe permesso la realizzazione di un edificio perfettamente simmetrico); quasi contemporaneamente viene avviata la costruzione dell’Eretteo.
Con l’età periclea inizia l’età classica vera e propria, nella quale si distinguono le architetture per due aspetti particolari, il primo è quello di aver sostituito alla semplice sovrapposizione delle parti una architettura in cui le membrature del tempio sono animate da una tensione che le rende piuttosto dinamiche, ci troviamo di fronte ad architetture nelle quali si creano alcune tensioni tra le parti che introducono movimento nella composizione generale (una ricerca di dinamismo tensionale). Succede la stessa cosa che abbiamo visto per le sculture, ovvero si passa da composizioni statiche a composizioni animate in cui le varie parti sono disposte per creare una sorta di dinamismo spaziale reso possibile anche dall'acquisizione della terza dimensione; lo stesso fenomeno lo ritroviamo per quanto riguarda l'architettura: le varie parti sono fra loro correlate attraverso rapporti proporzionali che introducono questo movimento generale. Questo lo notiamo in maniera del tutto evidente nella costruzione del Partenone, questo fu possibile grazie anche alla figura dell'architetto Ictino, che è un personaggio molto celebrato nell'antichità non solo dai contemporanei ma anche dallo stesso Vitruvio.
La seconda innovazione consiste nella modulazione dello spazio interno, cioè fino ad allora gli interni delle celle erano state realizzate in maniera da ricreare spazzi in senso architettonico ma i vari elementi erano distribuiti in modo tale da creare delle separazioni, delle zone con determinate funzioni, ma non contribuivano a definire un senso spaziale definito dalle tre dimensioni. Invece questo viene attuato in tutte le architetture perirle in base a una sapiente distribuzione degli elementi che compongono la cella.

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