Atene Pisistratica


Come Corinto in questo momento anche Atene comincia ad affacciarsi, non più come centro rinomato per la produzione della ceramica, ma come centro che acquista una notevole importanza per quanto riguarda l'ambito architettonico. Anche ad Atene si verifica la presenza di un tiranno che si chiama Pisistrato, che ascende al potere le stesse modalità con cui Cipseno era prevalso a Corinto, cioè nella mischia dei pretendenti delle varie fazioni questo personaggio dotato di grandi capacità s'impadronisce del potere. Pisistrato governa dal 561 al 528 (in pieno periodo arcaico) e la sua famiglia cade nel 511 perché quando Pisistrato muore era talmente amato dai cittadini tanto che gli stessi, in onore del padre diedero il potere ha i due suoi figli (Ippia e Ipparco), si istituisce una diarchia, ma diversamente dal padre di due figli furono   odiatissimi e furono cacciati. La reazione a questo governo tirannico fu talmente forte da reintrodurre un sistema democratico che è quello della riforma di Clistene, la quale ripristina un governo totalmente democratico contro ogni tentativo da parte di alcuni che volessero potere.
Comunque il periodo di Pisistrato e dei suoi figli fu un periodo molto intenso per quello che riguarda l'ambito artistico, in particolare quello dei due figli, che erano grandi mecenati, accolsero infatti molti profughi ionici che dall'Anatolia spostano in Grecia in seguito all'occupazione dei persiani, che influenzarono l'arte di questo periodo determinando la formazione dell'arte o architettura attica, dalla quale poi si svilupperà Periclea.
I primi insediamenti risalgono all'incirca alle 2000 a.C. e come in tutte le città micenee (durante l'età dei primi palazzi) la zona pianeggiante dell'Acropoli viene occupata da un palazzo con caratteristiche che già conosciamo con la presenza del megaron, di questo palazzo rimane solo una fonte scritta e che ci viene tramandata da un'opera di Aristotele, che ci racconta soprattutto della ricchezza delle decorazioni e delle statue, dovute al fatto della presenza di Dedalo e Minosse (celebre scultore); in questo palazzo abitano i re mitici e l'ultimo di questi re segna il passaggio dalla mitologia alla storia, ovvero Teseo (che aveva liberato Atene dalla schiavitù del minotauro). Questo passaggio è anche determinato dal sinecismo attico, infatti Teseo stabilisce un'alleanza fra tutti gli abitanti dei piccoli centri dell'attica creando una confederazione che nasceva dall'esigenza di darsi una difesa, che si concretizzava nell'incontro nei pressi di un santuario stabilito, in questo caso l'Acropoli di Atene. Le feste che venivano organizzate in occasione di questo incontro venivano fatte intorno ad un santuario che sorgeva dove ora si trova al Partenone e questo santuario era dedicato Antena Poliade. Succede in questo periodo, intorno al XIII secolo, che il territorio dell'Acropoli, che era abitato anche dalle case dei cittadini, viene destinato esclusivamente a luogo di culto; vengono quindi svuotate tutte le residenze che si spostano nella parte bassa della città e l'area dell’acropoli viene riempita dagli anathema delle città (in genere statue votive) che circondano ancora il vecchio palazzo miceneo. Contestualmente a questa situazione viene programmata la costruzione delle mura che sorgono lungo il perimetro del piano, che vengono anche chiamate mura pelarchiche per la loro possenza, tuttavia rimaneva ancora scoperta la parte occidentale, cioè la parte dell'ingresso perché è la più bassa e soprattutto era quella che più preoccupava gli ateniesi perché proprio su questo lato occidentale erano dislocate le sorgenti d'acqua. Per questa ragione viene costruita quasi un secolo dopo di un'altra cinta muraria (chiamata mura dalle nove volte) alle falde dell'Acropoli tesa a difendere esclusivamente la parte occidentale.

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