Il tempio di Atena Nike



Alla morte di Pericle, ma anche prima che morisse, il suo potere era leggermente diminuito e alla sua morte i suoi avversari, in particolare sacerdoti del tempio di Artemide Brauronia, poterono realizzare l'opera a cui tenevano molto, ovvero la costruzione di un tempio dedicato ad Atena Nike. Il progetto della costruzione del tempio non nasce nel 530 a.C., quando viene iniziato, ma è un progetto molto più antico tanto è vero che il progettista era Callicrate; questo primo progetto prevede un tempio anfiprostilo tetrastilo molto allungato, che avrebbe dovuto occupare interamente il bastione (prima che venissero costruiti i propilei). Quando Pericle prende il potere i sacerdoti decidono di costruire un tempio in un altro luogo all'esterno dell'Acropoli lungo il fiume Ilisso, di questo tempio non è rimasto niente perché è andato distrutto (conosciamo la sua struttura grazie ai disegni fatti prima della sua distruzione). Quando poi i sacerdoti hanno la possibilità di costruire il tempio nella posizione che preferivano (in cima al bastione) la situazione è cambiata perché parte dell'area è adesso occupata dai propilei; questo impediva la realizzazione di un progetto monumentale così come lo avevano pensato originariamente i sacerdoti; per questo il primitivo impianto si accorcia, si elimina il pronao di ingresso e si costruisce solo la cella, si riduce il progetto ad una sorta di ambiente quadrangolare (la cella misura 4,14 x 3,78 m) e si cerca di dargli importanza realizzando tempio tetrastilo anfiprostilo che dia l'impressione di un tempio più grandioso di quanto in realtà non sia (si ha la sensazione di un tempio periptero che in realtà non è); inoltre la parete d’ingresso è completamente diaframmata in modo che chi fosse in quest’area potesse vedere direttamente il simulacro. I modi architettonici dell'oriente forse trassero impulso dai tesori di Cnidi e Sifni del santuario di Delfi (lo testimonia il fregio continuo).
La veste architettonica e la presenza dell'ordine ionico (sia colonna che architrave, ma senza dentellatura ma con un nastro decorativo) all'esterno compensano le piccole dimensioni del tempio, grazie anche alla notevole veste decorativa; tuttavia le modanature sono più rigide e parche, rispetto agli esempi orientali.
Con il tempio di Atena Nike si assiste all’apparizione ufficiale dell’ordine ionico dell’Acropoli, inaugurando l’architettura ionico-attica, con una nuova base che risulta essere tripartita, anziché bipartita (inoltre questa ripartizione si trasmette anche sulle pareti laterali). Tuttavia dal punto di vista formale, in questo primo esempio, ci sono delle ingenuità ben lontane dalla coerenza di linguaggio attuati nei templi ionici, in quanto le volute non sono elastiche e fluide (come nei propilei) e le parti non sono perfettamente amalgamati tra di loro; da notare la creazione di un nuovo tipo di base, ovvero la base attica, mai apparsa nel mondo ionico. Infine colonne, pareti e gradini sono inclinati verso l'interno mentre non è rimasta traccia dei frontoni.

1 commento:

  1. Testo completo e comprensibile.
    Mi è tornato utile nella stesura di un tema

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